In attesa dei funerali della Regina Elisabetta II che si terranno, lo ricordiamo, il prossimo lunedì 19 settembre e che sarà possibile seguire in diretta, chi ha la possibilità in questi giorni si sta recando Westminster Hall, dove si trova il feretro di Sua Maestà per renderle omaggio di persona.
La fila per visitare il feretro della Regina Elisabetta II è davvero interminabile. Tra le persone che hanno deciso di affrontarla pur di rendere omaggio alla sovrana, scomparsa lo scorso 8 settembre, anche David Beckham ha fatto ben 12 ore di fila. Non ha trattenuto la commozione l’ex calciatore, che nel corso degli anni ha incontrato Elisabetta II più volte, e si è messo in coda alle 2 mattino di venerdì ed è entrato a Westminster Hall, dove si trova il feretro di Sua Maestà, intorno alle 15:30 del sabato.
Beckham, con abito e berretto nero, si è mescolato agli altri sudditi britannici, desiderosi di dare l’ultimo saluto alla regina. Nessuna corsia preferenziale. E per diverse ore non è stato riconosciuto dagli altri in coda. Per i suoi compagni di attesa, il 47enne ha anche comprato una scatola di ciambelle. «Pensavo che sarebbe stato più tranquillo venire alle 2 del mattino… Mi sbagliavo!», ha poi raccontato a uno dei presenti.
Con ITV news, dopo aver reso il suo omaggio a Westminster Hall, Beckham ha spiegato di essersi unito ai tantissimi altri britannici per rispetto a una grandissima sovrana, «Quando mi è stata conferita l’onorificenza dell’Ordine dell’impero britannico ho portato con me i miei nonni, che sono stati quelli che mi hanno fatto diventare un grande sostenitore e fan della famiglia reale, e ovviamente c’era anche mia moglie», ha ricordato.
E ancora: «Sono stato così fortunato ad avere avuto alcuni momenti del genere nella mia vita, a stare vicino a Sua Maestà. Perché tutti noi possiamo vedere, con l’amore che è stato dimostrato, quanto sia speciale e quanto sia stata speciale e l’eredità che lascia… È un giorno triste, ma è anche un giorno per ricordare l’incredibile eredità che ha lasciato».
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David Beckham non è stato che uno dei tanti che, in questi giorni, si stanno recando a rendere omaggio alla Regina Elisabetta II. Migliaia di persone si sono appostate davanti a Westminster, nel cuore di Londra, nella speranza di poter entrare all’interno della camera ardente e omaggiare per l’ultima volta la compianta sovrana. Il serpentone umano, infatti, è lunghissimo e attraversa la città lungo il Tamigi.
Da Westminster attraversa Lambeth Bridge, poi corre lungo il fiume passando sotto London Eye, il National Theatre, la Tate Modern e il Tower Bridge. Una volta giunti all’ambìta meta, tutti dovranno rispettare le rigide regole d’ingresso: perquisizione all’entrata in stile aeroporto, banditi oggetti appuntiti o rumorosi, niente cibi e bevande. All’interno è richiesto un abbigliamento consono e silenzio assoluto: vietato, inoltre, fare foto o video. Le forze dell’ordine, due giorni fa, avevano stimato una fila di circa 5 chilometri, che significava un’attesa di minimo 30 ore. Su quanto ci sia d’aspettare, appunto, non ci sono certezze: di sicuro però la coda ha già superato le previsioni dimostrando che “la regina vale il viaggio”.
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