Negli Stati Uniti d’America, nel Missouri, ieri, martedì 3 gennaio, è stata eseguita la prima condanna a morte di una donna transessuale. Ne ha dato notizia ABC News.
Alla 49enne Amber McLaughin, condannata a morte per aver ucciso una ex compagna nel 2003, è stata somministrata l’iniezione letale. I legali di McLaughin avevano presentato un appello, citando l’infanzia problematica della condannata e i suoi “problemi mentali”, compresa la “disforia di genere” che dal 2016 l’aveva portata a identificarsi col genere femminile. Avevano chiesto che la pena fosse commutata nell’ergastolo.
Prima della sua transizione di genere, McLaughin era impegnato in una relazione con la 45enne Beverly Guenther: nel 2003, dopo aver tormentato la donna per mesi, la accoltellò e ne celò il cadavere.
La transizione di McLaughin era avvenuta in carcere nel 2016. Alla fine del processo, nel 2006, i giurati l’avevano dichiarata colpevole dell’omicidio, ma non erano riusciti a concordare la condanna da infliggerle. Il giudice aveva, pertanto, deciso di mantenere la pena di morte, in quanto gli stati del Missouri e dell’Indiana sono gli unici ad autorizzare i magistrati a pronunciare condanne a morte in assenza dell’unanimità della giuria popolare.
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