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In coma per 10 giorni, fa l’esame di maturità e prende 100: “Ci tenevo moltissimo, non me l’aspettavo”
Arriva da Livorno la storia di Pietro Gentili. Lo scorso 2 aprile, a causa di un incidente, è finito in coma per dieci giorni, ma dopo un mese in ospedale per la riabilitazione, è tornato a scuola in tempo per la maturità E si è diplomato con il massimo dei voti.
La storia di Pietro Gentili
“Non mi aspettavo il 100 alla maturità, è andata bene”. Pietro ha ottenuto il massimo all’esame, è uscito dal Liceo Classico Foresi di Portoferraio (Livorno) e adesso è pronto per l’università. La sua è una storia di forza e determinazione.
Era il 2 aprile quando Pietro Gentili è finito in coma per 10 giorni. Si trovava su un muretto ed è caduto. Ha passato un mese in ospedale, ha seguito il percorso di riabilitazione e poi è tornato a scuola in tempo per la maturità. Dalle pagine di Repubblica, il racconto del suo riscatto, che comincia proprio dalla caduta.
“Ero fuori da una discoteca dell’Elba. Stavo aspettando un taxi, prima mi sono appoggiato a un cartello, poi ricordo che mi sono chinato per raccogliere qualcosa e dal muretto sono caduto da tre metri”. Lo hanno portato via in ambulanza: “Avevo due emorragie cerebrali. Una è stata operata dai neurochirurghi, l’altra è stata fatta riassorbire da sola, per questo sono rimasto in coma dieci giorni”. È rimasto in ospedale per quasi tre settimane, poi si è ripreso. In tutto, è mancato da scuola per 50 giorni.
Il 22 maggio è rientrato: “È stato bellissimo, mi sono emozionato, è stata una cosa molto sentita da parte di tutti”. Si è messo a studiare: “Ci tenevo moltissimo, non avrei accettato di finire la scuola in ospedale, avrei chiesto di ripetere l’anno”. Agli esami di maturità, il successo, con una votazione finale di 100.
“Non me lo aspettavo. Non avevo un obiettivo numerico, l’esame alla fine è un percorso e quindi conta il cammino nel corso degli anni. Certo che pensavo di avere difficoltà anche per via dell’incidente, ma è andata bene“, ha detto Pietro Gentili, che già pensa al futuro: “Vorrei fare giurisprudenza. Devo decidere dove, per ora Firenze è in vantaggio su Pisa”.