La confessione di Igor Sollai, dopo mesi di dinieghi, getta luce sul femminicidio di Francesca Deidda, avvenuto lo scorso maggio in Sardegna.
Papa Francesco: “Vi spiego quando potrei dimettermi”
Papa Francesco potrebbe dimettersi come fece il suo predecessore, papa Benedetto XVI? Sì.
Lo ha ammesso lo stesso Pontefice, in un’intervista rilasciata a RSI, televisione svizzera in lingua italiana, anticipata dal Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa, spiegando anche l’eventuale motivo: “Una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose. La mancanza di chiarezza di sapere valutare le situazioni. Anche il problema fisico, può darsi. Come vanno le cose? Ti sembra che devo… alle persone che mi conoscono, anche ad alcuni cardinali intelligenti. E mi dicono la verità: continua, va bene. Ma per favore: gridare a tempo”.
Bergoglio ha aggiunto: “Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”. La carrozzina? “Mi vergognavo un po'”.
Papa Francesco
Guerra in Ucraina
L’Europa? “In questo momento ha tanti politici, capi di governo o ministri giovani. Dico loro sempre: parlate fra voi”.
E sulle guerre, come quella in Ucraina, ma senza dimenticare Yemen, Siria e altri luoghi: “Siamo in una guerra mondiale. È cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Perché le grandi potenze sono tutte invischiate. E il campo di battaglia è l’Ucraina. Lì lottano tutti”.
Cosa direbbe a Putin se lo incontrasse? “Gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico – ha affermato il Papa -. È un uomo colto. Il secondo giorno della guerra sono stato all’ ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. Mi scrisse Lavrov – ha rivelato Francesco – dicendo grazie ma non è il momento. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi di altre parti. Proprio dell’impero è mettere al secondo posto le nazioni”.
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