Papa Francesco contro i gay nei seminari: “È frociaggine”

di Redazione


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Il Papa si scaglia contro i gay nei seminari e sferra un duro attacco durante l’incontro con i vescovi italiani, parlando di “frociaggine”. Un Papa inedito, che è nuovo a queste uscite dopo i segnali di apertura verso il mondo omosessuale degli scorsi anni.

Toni duri e parole colorite

Ecco cosa è sucesso. Durante l’incontro a porte chiuse con oltre 200 vescovi italiani che ha aperto lunedì scorso l’assemblea generale della Cei, Papa Francesco si è scagliato duramente contro la presenza di omosessuali nei seminari, invitando i presuli a una maggiore selezione e rigore nell’accesso al sacerdozio. Stando a quanto riportato da diversi organi di stampa, il Pontefice avrebbe usato toni molto duri e parole colorite, arrivando persino a puntare il dito contro quella che ha definito una vera e propria “frociaggine” diffusa in molti seminari del nostro Paese.

Una svolta inaspettata

Le dichiarazioni di Papa Bergoglio hanno colto di sorpresa i presenti, abituati negli ultimi anni ad un atteggiamento più aperto e conciliante del Papa sul tema dell’omosessualità. Celebre la sua frase “Chi sono io per giudicare?”, divenuta un manifesto dell’apertura della Chiesa ai gay. Con il suo intervento, Francesco ha invece chiarito che per lui gli omosessuali non possono essere ammessi al sacerdozio, ribadendo così la linea della Chiesa, che già sotto Benedetto XVI, con un’istruzione del 2005, aveva vietato l’accesso ai seminari per “coloro che praticano l’omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay”.

Le reazioni e le polemiche

I vescovi italiani, da parte loro, sembravano orientati verso una posizione più morbida, votando nell’ultima assemblea di Assisi una formulazione che distingueva tra atti e tendenze, e che quindi avrebbe permesso l’accesso al seminario ai gay, purché osservassero il celibato come gli altri. Ma il Papa ha stroncato sul nascere questo tentativo, ribadendo con forza che gli omosessuali non possono diventare preti, per il rischio che conducano una doppia vita, con gravi conseguenze. E per rendere ancora più esplicita la sua posizione, avrebbe utilizzato il termine “frociaggine” riferendosi alla situazione di alcuni seminari italiani.

Un dietrofront che divide

Insomma, le parole di Francesco aprono l’ennesimo fronte di scontro tra la Chiesa e il mondo Lgbtq+. Dopo le aperture degli anni scorsi, con la famosa frase “Chi sono io per giudicare?” che sembrava inaugurare una nuova stagione di dialogo, il Papa torna a ribadire la dottrina tradizionale e a porre paletti stringenti contro l’accesso degli omosessuali al sacerdozio.Un dietrofront che ha deluso le attese di molti cattolici e associazioni che confidavano in una svolta della Chiesa. Ma che per altri rappresenta un ritorno alle origini e ai valori tradizionali, dopo anni di eccessiva apertura.

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