Identificata la ragazza uccisa in una chiesetta abbandonata in Valle d’Aosta, c’è un fermo

di Redazione


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La procura di Aosta ha fermato un ventenne sospettato dell’omicidio della ragazza francese di 22 anni, il cui cadavere è stato ritrovato venerdì scorso in un’ex chiesetta abbandonata nella frazione Equilivaz di La Salle, un villaggio nella boscaglia valdostana. Il giovane, rintracciato all’estero, sarebbe stato visto in compagnia della vittima pochi giorni prima della tragica scoperta.

Identificazione della vittima e i dettagli dell’omicidio

Ieri il cadavere è stato identificato. La giovane 22enne, residente vicino Lione, era in viaggio attraverso l’Europa. A riconoscere il corpo sono stati alcuni parenti giunti ad Aosta nei giorni scorsi. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla sua identità per non compromettere le delicate indagini. L’autopsia ha rivelato che la morte è stata causata dalle ferite di diverse coltellate inflitte frontalmente al collo e all’addome, in particolare i fendenti alla gola hanno provocato una fatale emorragia. La ragazza sarebbe stata uccisa tra la fine di marzo e i primi di aprile, poi il suo corpo sarebbe stato trascinato all’interno della chiesetta abbandonata dove è stato scoperto da un passante venerdì scorso.

Dettagli sulla scena del crimine

La giovane indossava una felpa beige e dei leggings, il suo corpo era rannicchiato in posizione fetale. Accanto vari rifiuti e una confezione di marshmallow, oltre a diverse macchie di sangue che testimoniano la violenza dell’aggressione. Le rigide temperature di quei giorni hanno contribuito a preservare la salma.

Testimonianza chiave e indagini in corso

Un testimone ha affermato di aver visto la coppia di giovani nella zona martedì 2 aprile mattina: “Camminavano, erano a piedi. Lei era molto bella ma emaciata, con un’aria sofferente. Lui aveva ricci neri e carnagione olivastra. Erano vestiti di scuro, come ragazzi dark o emo. Ho pensato che sembravano due vampiri. Ora provo molta vergogna per aver pensato, vedendo la pallida ragazza, che sembrasse un cadavere. Non riesco più a dormire per quello che è successo”. L’uomo ha descritto i due come una coppia di giovani problematici, forse dediti all’automutilazione. “Cercavano un supermercato grande per fare la spesa e poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Parlava sempre lui, in un buon italiano ma non sembrava italiano. Era più giovane di lei, quasi minorenne”.
Gli inquirenti indagano a 360 gradi per ricostruire gli ultimi giorni di vita della ragazza e fare luce sulla dinamica dell’omicidio. Il ventenne fermato è ritenuto un soggetto chiave per le indagini, essendo l’ultima persona ad essere stata vista in sua compagnia quando era ancora viva. Non si esclude nessuna pista, dal delitto passionale a una lite finita in tragedia. Ulteriori dettagli potrebbero venire fuori dall’analisi di cellulari e computer della coppia per delineare movente e responsabilità di quanto accaduto nella chiesetta abbandonata.

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