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Si trasferisce in Spagna per amore, il compagno la uccide a coltellate e poi si impicca

Sognava una nuova vita, ma quel sogno è diventato un incubo. Nicoleta Buliga, infermiera 51enne che aveva lavorato per 19 anni all’ospedale San Camillo di Treviso, si era trasferita in Spagna con il suo compagno, che l’ha uccisa a coltellate e si è poi tolto la vita.

La donna, d’origine rumena, viveva vicino Valencia con Ioan Corbaceri, un connazionale di 54 anni. Come racconta Il Gazzettino, a giugno aveva deciso di trasferirsi a Castellón de la Plana per raggiungere il compagno. La loro relazione era iniziata due anni prima, nonostante lui vivesse e lavorasse in Spagna.

Il femminicidio in Spagna

Nicoleta si era messa a studiare lo spagnolo e si era trasferita per seguire il suo cuore, ma è invece andata incontro a un destino terribile. La scorsa settimana, nella notte tra giovedì e venerdì, è stata uccisa nell’appartamento che condivideva con Corbaceri. Dopo aver commesso il femminicidio, lui si è tolto la vita, impiccandosi.

Nicoleta Buliga

I primi a insospettirsi sono stati i colleghi, quando non hanno visto Nicoleta al lavoro. Hanno provato a inviarle dei messaggi, ma quando non è arrivata alcuna risposta, hanno lanciato l’allarme. La polizia si è recata sul posto e ha fatto la terribile scoperta. La 51enne è stata uccisa con diverse coltellate in varie parti del corpo. Il suo assassino si è tolto la vita: il corpo dell’uomo era accanto al suo.

Nicoleta Buliga lascia un figlio, che vive a Treviso e ha raggiunto Castellón appena appresa la tragica notizia, accompagnato dal padre. Sgomento in tutta la comunità trevigiana, specialmente tra gli ex colleghi dell’ospedale San Camillo. Ieri in piazza Mayor, a Castellón de la Plata, nella cittadina dove Nicoleta viveva, è stato osservato un minuto di silenzio per renderle omaggio.

Al sit-in organizzato in piazza ha partecipato anche la sindaca della città spagnola, Begoña Carrasco García, insieme ai rappresentanti delle associazioni contro la violenza e a tantissimi cittadini.