Anche se la scomparsa della Regina Elisabetta II era assolutamente prevedibile, svegliarsi in un mondo in cui Lillibet non darà più sfoggio dei suoi iconici completi colorati governando il suo regno con la determinazione e la leggiadria che solo una regina del suo calibro poteva avere, è un colpo basso.
A questo si aggiunge la notizia che in seguito all’annuncio della morte della Regina Elisabetta II, il Principe Carlo è ora ufficialmente il nuovo Re d’Inghilterra e, di conseguenza, Camilla diventerà Regina Consorte come era già stato deciso dalla regina lo scorso febbraio quando l’aveva insignita di questo titolo.
Il principe Carlo, che compirà 74 anni il 14 novembre, rispettando la volontà della madre, non ha abdicato in favore del figlio William. Ne consegue che Camilla sarà la Regina Consorte così come la sovrana aveva indicato già nel mese di febbraio scorso.
Prima dell’incoronazione per il “delfino” che ha più atteso nella storia dei reali britannici, è necessario occuparsi del funerale di stato della regina Elisabetta II che è già organizzato in ogni minimo dettaglio e che avverrà dopo un lutto di dieci giorni a partire dallo scorso 8 settembre.
Secondo il piano denominato “London Bridge is falling” (è caduto il ponte di Londra), il programma per l’incoronazione verrà fatto dopo e il momento giusto per organizzarla dipenderà da molti fattori. Basti pensare che a suo tempo la stessa Elisabetta aspettò un anno e quattro mesi prima di divenare regina : il suo regno cominciò il 6 febbraio 1952, ma l’incoronazione avvenne soltanto il 2 giugno 1953.
Sarà una bella sfida per Carlo che ha svolto negli ultimi anni quella che può definirsi una sorte di co – reggenza, essendo chiamato via via a sostituire l’ultranovantenne matriarca di casa Windsor in occasioni sempre più importanti, sino a quello fondamentale della lettura del tradizionale Queen’s Speech in Parlamento nel 2022.
Sono in tanti a chiedersi, e non da ora, se Carlo sarà all’altezza del suo ruolo. A confortarlo vi è il precedente storico di almeno un altro re subentrato con ottimi esiti a un’inossidabile madre sovrana dopo una lunghissima attesa. Stiamo parlando di Edoardo VII, figlio e successore della regina Vittoria, figura chiave di un’epoca che non a caso è definita dal suo nome e coincide col suo lungo regno dal 1837 al 1901, secondo per durata solo a quello di Elisabetta II. Edoardo, trisavolo di Carlo definito “lo zio d’Europa”, salì sul trono britannico all’inizio del XX secolo e fu una guida lungimirante dell’impero nel suo decennio circa di transizione al punto da essere soprannominato per le capacità diplomatiche ‘Peacemaker’ (il Pacificatore) in un periodo turbolento che dopo la sua morte si trasformò nel Primo conflitto mondiale.
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L’annuncio ufficiale è arrivato con una nota di Buckingham Palace: «Sua Maestà è morta pacificamente oggi pomeriggio a Balmoral. Il Re e la Regina consorte – qui il riferimento a Carlo e Camilla – rimarranno a Balmoral stasera e torneranno domani a Londra».
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