La scorsa settimana il manager di Madonna ha dichiarato che la regina del pop è stata ricoverata in terapia intensiva dopo una grave infezione batterica. Successivamente la popstar è stata dimessa e sembra che le sue condizioni di salute siano in ripresa sebbene gli amici e i fan siano ancora molto preoccupati per il suo organismo debilitato da una brutta infezione batterica. Scopriamo, di seguito, di cosa si tratta e come sta.
Ci siamo tutti preoccupati per la popstar, che però adesso è stata dimessa e si trova nel suo appartamento di New York. A spiegare meglio quello che potrebbe essere successo a Madonna c’ha pensato il famoso infettivologo Matteo Bassetti. Il professore di Malattie Infettive all’UniGe ha dichiarato che Madonna potrebbe essere stata colpita dai Superbatteri.
“Madonna è stata vittima di una infezione batterica grave che la ha portata ad un ricovero in terapia intensiva e dalla quale deve ancora riprendersi. È stata probabilmente una infezione sostenuta da batteri divenuti resistenti agli antibiotici, i cosiddetti superbatteri o superbugs. Sono batteri più forti, più resistenti e in grado di causare infezioni più gravi. È per questo che tutti dobbiamo usare meglio gli antibiotici perché tutti possono essere colpiti da questi superbatteri. – ha continuato Matteo Bassetti – In Italia, ogni anno, muoiono tra le 40.000 e le 50.000 persone per infezioni da batteri resistenti. In pratica, è come se ogni anno avessimo lo stesso numero di decessi che abbiamo avuto per il covid nel triennio orribile”.
A questo punto sorge spontanea ( e legittima) la domanda in merito a cosa siano i “I superbatteri”. “Si tratta di ceppi di batteri che hanno sviluppato resistenza agli antibiotici comunemente utilizzati per trattare le infezioni” ha spiegato Basetti.
“La resistenza dei superbatteri può essere il risultato di mutazioni genetiche naturali o dell’acquisizione di geni di resistenza da altri batteri. Il fenomeno della resistenza agli antibiotici è favorito da un uso improprio o eccessivo di tali farmaci, come l’uso non corretto da parte dei pazienti o la prescrizione non adeguata da parte dei medici” ha aggiunto e concluso l’infettivologo.
Affinchè gli antibiotici che abbiamo a disposizione continuino ad essere efficaci, vanno prescritti e utilizzati in maniera appropriata. Questo trova conferma nel piano del Ministero della Salute, che con una visione complessiva, ha l’obiettivo di migliorare la consapevolezza dei pazienti ma conferma anche la necessità per i medici di aggiornarsi, sulla base di conoscenze nuove sulle indicazioni dell’antibiotico.