Mario Cipollini condannato, parla l’ex moglie: “Finito un incubo”

di Manuela Zanni


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Mario Cipollini è stato  condannato per maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie Sabrina Landucci per la quale finalmente sembra essere finito un incubo: «Ho avuto paura, è la fine di un incubo». Scopriamo, di seguito, cosa è successo.

Mario Cipollini è stato condannato

L’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini è stato condannato a tre anni di reclusione per lesioni, maltrattamenti e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci. La sentenza di primo grado è stata emessa dal Tribunale di Lucca.

La reazione dell’ex moglie Sabrina Landucci

Sabrina Landucci ha commentato in un’intervista a “Storie Italiane”: «Mi fa piacere questa sentenza e questa vittoria, anche se diciamo che non è una vittoria, ma una vita difficile. È stato un percorso difficilissimo, la parte della difesa mi ha fatto veramente molto, molto male. Mi sono sentita offesa nell’immagine di madre inadeguata. È la fine di un incubo».

Condanna Cipollini

Condanna Cipollini

Sabrina Landucci : «Ho avuto paura»

«Dopo sette lunghi anni è finito un incubo», rilancia dallo studio la conduttrice Eleonora Daniele. «Sono stati sette anni difficili, io sono stata abbastanza riservata nelle mie cose – continua Landucci. – Ma ad un certo punto ho dovuto dire basta e urlare quello che avevo dentro, perché era difficile e insostenibile. È una vita che lotto per le mie figlie, faccio di tutto per loro, quindi l’immagine di madre inadeguata con cui sono stata dipinta, mi ha fatto veramente male. Per me è stata una vita complicata, con una figura di un personaggio su cui non ho niente da dire sul lato sportivo, ma purtroppo ha avuto difficoltà forti nella nostra relazione che mi hanno decisamente danneggiato. Questa sentenza credo sia giusta al di là che faccia male a tutti, perché fa veramente male».

 Un processo lungo sette anni

«Ho pensato di poter gestire una situazione che a un certo punto dopo anni di separazione non sono più riuscita a gestire. Ho avuto paura, e in quel momento ho detto basta e un po’ inconsapevolmente ho fatto questo passo. Non sapevo a cosa andassi incontro, ad un processo così lungo, non lo immaginavo. Fortunatamente è la prima volta e spero anche l’ultima, non lo auguro a nessuno, però ho dovuto farlo. Non ce la facevo più a tenere tutto dentro, una cosa molto più grande di me. Si è conclusa bene, anche se qui non ci sono vincitori. Io ho due figlie, quindi la parte lesa credo siano loro. Era giusto pensare a loro: un segno che una donna ad un certo punto deve dare anche nel rispetto delle altre donne e soprattutto dei propri figli. Non si può sottostare, ma è difficile denunciare. Sono cose talmente private e intime che è difficile mettere alla mercé di tutti» ha aggiunto parlando dei sette lunghi anni del processo.

 La sentenza del Tribunale di Lucca

Tre anni di condanna per l’ex campione del mondo di ciclismo Mario Cipollini in un processo che lo ha visto imputato dei reati di lesioni, maltrattamenti e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci. Una sentenza severa quella pronunciata dal giudice del tribunale di Lucca Felicia Barbieri, andata addirittura sopra i 2 anni e 6 mesi chiesti dall’accusa, dal pm Letizia Cai. Cipollini è stato condannato anche per le minacce nei confronti del compagno di lei, il già calciatore professionista Silvio Giusti. Il giudice ha anche deciso la condanna al pagamento di 80mila euro alla ex moglie e 5 mila euro al suo compagno. Alla fine Sabrina Landucci, che ha seguito in aula l’udienza finale, ha sciolto la tensione nelle lacrime abbracciando l’avvocato Susanna Campione che l’ha assistita.

La reazione di Mario Cipollini

Mario Cipollini invece non era in tribunale ed è stato informato della sentenza dai suoi difensori che nell’arringa discussa oggi hanno sostenuto incongruenze nelle testimonianze. Dopo la sentenza l’avvocato Giuseppe Napoleone ha detto di voler «aspettare la lettura delle motivazioni» prima di commentare la sentenza, ma è certo che i legali di Cipollini faranno ricorso alla corte di appello.

Sabrina Landucci

Sabrina Landucci

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L’inizio della vicenda

La vicenda venne alla luce nel 2017 con la denuncia presentata da Sabrina Landucci dopo un’aggressione subita dall’ex marito in una palestra di Sant’Alessio di Lucca dove lei lavora. C’erano testimoni, la donna ebbe sette giorni di prognosi al pronto soccorso. Da lì, poi, si è dipanata una serie di accuse riferite ad episodi tra 2016 e 2017, «una serie di atti lesivi – ha affermato il pm – dell’integrità fisica e psichica dell’ex moglie con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte». Il tutto, ha sottolineato il pm Cai, mentre Sabrina Landucci cercava di voltare pagina nella sua vita intraprendendo una nuova relazione sentimentale con l’attuale compagno. Cipollini e i suoi avvocati hanno tentato di smontare questa ricostruzione, sia dal punto di vista delle testimonianze che dei fatti, negando che l’ex iridato abbia usato violenza alla donna sia di averle puntato contro una pistola, secondo uno dei vari fatti contestati. Riguardo all’episodio della palestra, Cipollini ha sempre negato gli addebiti spiegando in particolare che si era limitato a prenderla per un polso durante una discussione relativa ai figli. Il giudice però è stato di tutt’altro avviso e ha emesso una sentenza di condanna.

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