La confessione di Igor Sollai, dopo mesi di dinieghi, getta luce sul femminicidio di Francesca Deidda, avvenuto lo scorso maggio in Sardegna.
Mafia, arrestato a Palermo Matteo Messina Denaro, latitante da 30 anni
Dopo 30 anni di latitanza oggi, 16 gennaio 2023, è stato arrestato a Palermo Matteo Messina Denaro. Il boss è stato fermato dai carabinieri del Ros in una clinica privata del capoluogo siciliano.
La cattura del capomafia dopo 30 anni di latitanza
L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano, dopo 30 anni di latitanza, è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Matteo Messina Denaro, il super boss di mafia latitante da 30 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Ros nella clinica privata “La Maddalena” di Palermo, dove vi si trovava in incognito per sottoporsi a cure. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido.
Come è avvenuta la cattura Matteo Messina Denaro
Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza. L’ultimo padrino è stato catturato nella clinica La Maddalena di Palermo. Matteo Messina Denaro si era recato nella clinica privata dove è stato arrestato «per sottoporsi a terapie». Lo dice il comandante del Ros dei carabinieri Pasquale Angelosanto dopo l’arresto del boss compiuto dagli uomini del raggruppamento speciale assieme a quelli del Gis e dei comandi territoriali.
Chi è Matteo Messina Denaro
Figlio del vecchio capomafia di Castelvetrano Ciccio, storico alleato dei corleonesi di Totò Riina, Matteo Messina Denaro era latitante dall’estate del 1993, quando in una lettera scritta alla fidanzata dell’epoca, Angela, dopo le stragi mafiose di Roma, Milano e Firenze, preannunciò l’inizio della sua vita da Primula Rossa. «Sentirai parlare di me – le scrisse, facendo intendere di essere a conoscenza che di lì a poco il suo nome sarebbe stato associato a gravi fatti di sangue – mi dipingeranno come un diavolo, ma sono tutte falsità». Il capomafia trapanese è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ‘92, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma.
Matteo Messina Denaro: l’ultimo boss mafioso di «prima grandezza“
Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di «prima grandezza“ ancora ricercato. Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Oggi la cattura, che ha messo fine alla sua fuga decennale. Una latitanza record come quella dei suoi fedeli alleati Totò Riina, sfuggito alle manette per 23 anni, e Bernando Provenzano, riuscito a evitare la galera per 38 anni.
Le condanne del boss
Il capomafia trapanese è stato condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito strangolato e sciolto nell’acido dopo quasi due anni di prigionia, per le stragi del ’92, costate la vita ai giudici Falcone e Borsellino, e per gli attentati del ’93 a Milano, Firenze e Roma. Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di “prima grandezza” ancora ricercato. Per il suo arresto, negli anni, sono stati impegnati centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Oggi, 16 gennaio, la cattura, che ha messo fine alla sua fuga trentennale.
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