Lutto nell’alta moda, addio a Rosita Missoni

di Redazione


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Si è spenta all’età di 93 anni Rosita Missoni, figura chiave della moda italiana e co-fondatrice insieme al marito Ottavio del celebre marchio che porta il loro cognome. Nata a Golasecca, in provincia di Varese, Rosita proviene da una famiglia di artigiani tessili, un patrimonio che le ha permesso di sviluppare fin da giovane una sensibilità unica per i tessuti e i colori.

Nel 1953, insieme al marito Ottavio, apre il primo laboratorio di maglieria a Gallarate, dando vita a una storia di successo che si radica nella piccola Sumirago, dove ancora oggi si trova la sede principale dell’azienda.

L’incontro con Ottavio e la nascita di un mito

Rosita e Ottavio si incontrano nel 1948 durante i Giochi Olimpici di Londra. Lui, atleta e innovatore nel design sportivo, si distingue per aver creato le tute del team italiano. Nel 1953 si sposano, dando inizio a un sodalizio creativo e sentimentale che durerà tutta la vita.

“In quegli anni tutti andavano in città, mentre Ottavio mi portò a vedere un terreno agricolo tra i vigneti. Mi disse: qui costruiamo la nostra fabbrica,” raccontò Rosita in un evento del 2021 al Museo Maga di Gallarate.

La rivoluzione del colore e del design

Missoni conquista il mondo grazie all’uso magistrale del colore e all’iconica grafica a zigzag, che trasformano abiti e accessori in opere d’arte. Nel 1967, durante una sfilata a Palazzo Pitti, le modelle sfilarono senza reggiseno a causa di un errore cromatico, attirando l’attenzione internazionale e portando il brand sotto i riflettori.

Negli anni Settanta, la maison Missoni sbarca negli Stati Uniti, aprendo una boutique nel department store Bloomingdale’s di New York, segnando un punto di svolta per il marchio.

Una famiglia al centro del successo

Il successo del marchio Missoni è sempre stato strettamente legato alla famiglia. Dal 1997, la gestione passa ai figli Vittorio, Luca e Angela, con quest’ultima nel ruolo di direttore creativo. La nipote Margherita Maccapani Missoni ha continuato l’eredità come ambasciatrice del brand e figura creativa.

Nel 2018, il Fondo Strategico Italiano entra nella proprietà con una quota del 41,2%, garantendo nuove opportunità per l’espansione del marchio.

Una vita dedicata alla bellezza e all’innovazione

Rosita non ha mai smesso di innovare, occupandosi anche del design di interni. Nel 2009, insieme all’architetto Matteo Thun, ha curato il primo Hotel Missoni a Edimburgo, portando il brand nel mondo dell’ospitalità di lusso.

Nel 2013, la vita di Rosita è stata segnata dalla perdita del figlio Vittorio e, pochi mesi dopo, del marito Ottavio. Nonostante i lutti, ha continuato a essere un punto di riferimento per il brand e per l’intero settore della moda.

Un’eredità senza tempo

Il contributo di Rosita Missoni va oltre la moda. Nel 2014, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha nominata Cavaliere del Lavoro, un riconoscimento che celebra il suo impegno e la sua dedizione.

Oggi, la maison Missoni continua a brillare sotto la guida di Alberto Caliri, fedele al DNA creativo e visionario del marchio.

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