La prof che non si è mai assentata a scuola per 36 anni: “Col mal di testa non si sta a casa”

di Romina Ferrante


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Di recente ha suscitato molto scalpore la notizia di una docente di Chioggia Cinzia De Lio (56 anni), originaria di Reggio Calabria, che tra malattia, assenze ingiustificate e congedi, è riuscita a non lavorare per 20 anni su 24 in servizio.

La docente assenteista, che nel frattempo è pure riuscita a diventare giornalista pubblicista, dopo una dura battaglia legale è stata finalmente destituita a seguito di sentenza della Corte di Cassazione.

Per fortuna nel mondo della Scuola ci sono anche esempi positivi. È il caso di Nicoletta Minelli (65 anni), professoressa di filosofia all’Istituto superiore Foresi di Porto Ferraio, all’Isola d’Elba, che ha raggiunto un vero e proprio record: nessuna assenza a scuola per 36 anni (eccetto i giorni di maternità obbligatoria per la nascita del figlio).

Dall’inizio della sua carriera scolastica, nel 1987, la prof. Minelli non ha mai preso un giorno libero, straordinario esempio di ineguagliabile etica del lavoro.

Così ha rivelato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Non sono mancata neanche un’ora in 36 anni anche se quest’anno ho preso il Covid 19 ma sono mancata solo tre giorni perché a cavallo di giorni festivi ad aprile”.

Una salute di ferro e una grande passione per l’insegnamento

A suo favore ha giocato sicuramente una salute di ferro. “Non ho la febbre da quando avevo venti anni”, ha commentato la professoressa, che ha mostrato una determinazione senza precedenti perché come ha ribadito lei stessa “Mica si sta a casa col mal di testa. Si prende qualcosa e si va a scuola”.

E a chi le chiede il suo segreto la docente risponde così: “il segreto è sapersi organizzare”. Il tipo di lavoro che svolge del resto glielo consente, dandole la possibilità di avere mezza giornata libera in cui inserire tutti i suoi restanti impegni.

La donna per diversi anni ha anche dovuto badare alla madre anziana, ma questo non è stato un ostacolo per lei che ama la scuola in modo viscerale e che dovrebbe costituire un esempio da seguire per tutti i futuri docenti.

Dalla sua parte c’è però soprattutto una grande passione per l’insegnamento. “Nel mio lavoro il senso del dovere non basta, serve passione. Non lo cambierei per niente al mondo, è gratificante, ti mantiene giovane, al passo coi tempi, quando sono in classe non vorrei essere da nessun’altra parte”, ha rivelato fiera la docente.

Foto da Fanpage.it

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