Chi è Kamala Harris la vicepresidente USA pronta a sostituire Biden nella corsa alla Casa Bianca

di Redazione


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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, risultato in queste ore positivo al Covid, ha dovuto interrompere la sua tappa elettorale a Las Vegas, in Nevada, e rientrare subito in Delaware, presso la sua residenza privata.

Questo ennesimo problema di salute apre nuovi scenari su un suo possibile ritiro. Secondo quanto riportato dalla Cnn il presidente sembra ora più “ricettivo” a una candidatura di Kamala Harris, la vicepresidente.

Scopriamo insieme qualche curiosità sul suo conto.

Kamala Harris: biografia e carriera

Kamala Harris, nata il 20 ottobre 1964 a Oakland, California, è la prima donna di origini afroamericane e sudasiatiche a ricoprire la carica di Vicepresidente degli Stati Uniti. Figlia di un professore giamaicano di economia e di una ricercatrice indiana specializzata in oncologia, Harris ha saputo combinare le sue radici culturali diverse per creare un percorso unico nel panorama politico americano.

Dopo aver conseguito una laurea in scienze politiche e economia alla Howard University, una delle più prestigiose università storicamente afroamericane, Harris ha ottenuto un Juris Doctor presso l’Università della California, Hastings College of the Law. La sua carriera legale è iniziata nell’ufficio del procuratore distrettuale di Alameda County, dove si è distinta per il suo impegno nella lotta contro la criminalità.

Nel 2003, Kamala Harris è stata eletta Procuratore Distrettuale di San Francisco, diventando la prima donna e la prima persona di colore a ricoprire questo ruolo. Durante il suo mandato, ha introdotto riforme significative, tra cui il programma “Back on Track”, volto a ridurre la recidiva tra i giovani non violenti condannati per crimini minori. Questo programma ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale per il suo approccio innovativo alla giustizia penale.

Nel 2010, Harris è stata eletta Procuratore Generale della California, ancora una volta rompendo barriere e stereotipi, essendo la prima donna e la prima persona di colore a occupare questa posizione. Durante il suo mandato, ha affrontato questioni critiche come la crisi ipotecaria e ha negoziato un accordo di 25 miliardi di dollari per i proprietari di case colpiti dalle pratiche ipotecarie abusive. La sua determinazione nel perseguire la giustizia ha rafforzato la sua reputazione come leader efficace e risoluta.

Nel 2016, Kamala Harris ha vinto l’elezione al Senato degli Stati Uniti, rappresentando la California. Nel Senato, è stata membro delle commissioni su Intelligence, Giustizia, Budget e Sicurezza Nazionale. La sua interrogazione incisiva durante le audizioni del Senato, in particolare quelle relative all’indagine sul Russiagate e sulla nomina di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema, ha catturato l’attenzione nazionale e ha consolidato la sua posizione come una delle figure più influenti del Partito Democratico.

Nel gennaio 2019, Harris ha annunciato la sua candidatura per la presidenza degli Stati Uniti. La sua campagna si è concentrata su temi come la riforma della giustizia penale, l’assistenza sanitaria universale e la lotta al cambiamento climatico. Sebbene abbia abbandonato la corsa nel dicembre 2019, la sua partecipazione ha contribuito a portare importanti questioni all’attenzione pubblica e a rafforzare la sua presenza sulla scena politica nazionale.

Il 12 agosto 2020, Joe Biden ha scelto Kamala Harris come sua compagna di corsa nella campagna presidenziale. La decisione è stata accolta con entusiasmo da molteplici settori della società americana, in particolare dalle comunità afroamericane e asiatico-americane. La loro vittoria storica nel novembre 2020 ha segnato una svolta significativa, con Harris che è diventata la prima donna, la prima persona afroamericana e la prima persona di origini sudasiatiche a essere eletta Vicepresidente degli Stati Uniti.

Come Vicepresidente, Harris ha svolto un ruolo chiave nell’amministrazione Biden, promuovendo politiche su questioni cruciali come l’immigrazione, la riforma della giustizia penale e la risposta alla pandemia di COVID-19. La sua capacità di mediare e di costruire consenso è stata fondamentale per l’approvazione di diverse iniziative legislative.

Un futuro alla Casa Bianca?

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2024, ci sono crescenti speculazioni sul fatto che Kamala Harris potrebbe candidarsi per la presidenza nel caso in cui Joe Biden decidesse di non cercare la rielezione.

La sua esperienza, combinata con la sua capacità di ispirare e mobilitare diverse fasce dell’elettorato, la rende una candidata forte e potenzialmente rivoluzionaria per il futuro politico degli Stati Uniti.

Se Harris dovesse candidarsi e vincere, sarebbe un evento senza precedenti nella storia americana. La sua elezione rappresenterebbe non solo una continuazione delle politiche progressiste iniziate sotto l’amministrazione Biden, ma anche un ulteriore passo avanti verso una rappresentanza più inclusiva e diversificata nella leadership del paese.

Foto da Depositphotos.com

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