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Perché il papà di Ilaria Salis ha deciso di querelare Matteo Salvini?

Il padre di Ilaria Salis querela Matteo Salvini per diffamazione? L’uomo, papà di Ilaria Salis, la 39enne italiana arrestata in Ungheria con l’accusa di possesso di armi, ha annunciato l’intenzione di querelare il ministro per diffamazione.

La ricostruzione dei fatti e le parole di Salvini

Roberto Salis si è detto pronto a formalizzare una denuncia contro il leader della Lega dopo le dichiarazioni da questi rilasciate in merito al coinvolgimento della figlia in una vicenda giudiziaria risalente al 2017. I fatti risalgono al 25 novembre di quell’anno, quando un gruppo di persone assaltò il gazebo della Lega a Monza in occasione di un banchetto organizzato dal partito. Secondo Salvini, Ilaria Salis avrebbe preso parte attivamente all’episodio, venendo per questo condannata in via definitiva. In realtà, la donna è stata assolta nel primo grado di giudizio “per non aver commesso il fatto”.

La replica degli avvocati: “Dichiarazioni diffamatorie”

Gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, che assistono la famiglia Salis, hanno definito “diffamatorie” le parole pronunciate da Salvini, che avrebbe dunque fornito una versione non corrispondente al vero. Per procedere con l’azione legale serve tuttavia una procura firmata dalla stessa Ilaria, attualmente in carcere in Ungheria. I legali stanno valutando se formalizzare la querela, per la quale ci sono 90 giorni di tempo dalla pronuncia delle frasi ritenute offensive.

Cos’è successo

La vicenda è iniziata il 29 settembre scorso, quando Ilaria Salis è stata fermata a un posto di blocco mentre viaggiava in auto verso l’Ungheria. Nell’abitacolo sono state trovate mazze e coltelli, considerati armi improprie. Per questo è stata arrestata con l’accusa di possesso di armi ed è tuttora detenuta in attesa di processo. La sua famiglia ne ha denunciato la scomparsa il 2 ottobre, non avendo più sue notizie.

Le frasi di Salvini che hanno indignato il padre di Ilaria riguardano, oltre all’episodio del gazebo, anche la professione della donna. Il leader leghista ha dichiarato che “non può fare la maestra e non può insegnare”, lasciando intendere un coinvolgimento in episodi di violenza incompatibile con la professione di insegnante. In realtà, Ilaria Salis non è una maestra di scuola elementare, ma ha svolto solo alcune supplenze brevi alle medie.

La posizione della Lega: no alla strumentalizzazione

D’altro canto, la Lega ha replicato alle accuse, rinnovando l’impegno per la tutela dei diritti della donna detenuta e augurandosi che venga presto scagionata. Al tempo stesso, ricorda una condanna passata in giudicato nel 2023 per resistenza a pubblico ufficiale, pur sottolineando la necessità di accertare i fatti per i quali è attualmente in carcere.

In attesa della decisione di Ilaria sulla querela

Ora la famiglia Salis si dice amareggiata per le parole di Salvini, che non rifletterebbero lo stato reale delle cose e lederebbero la reputazione di Ilaria. L’esito della vicenda dipenderà ora dalla scelta della donna di conferire o meno mandato per la querela. La palla passa dunque nelle mani della 39enne, da oltre un mese detenuta in Ungheria in attesa che la giustizia faccia il suo corso.