Giulia Cecchettin già ‘prigioniera’ di Filippo Turetta nella cena prima del femminicidio

di Redazione


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Filippo Turetta avrebbe monitorato ogni movimento di Giulia Cecchettin fino all’ultimo istante, impedendole di utilizzare il cellulare. Secondo quanto riporta il settimanale Giallo di Cairo Editore, Turetta, reo confesso del femminicidio di Cecchettin, avrebbe messo in atto un controllo totale sulla vittima.

Ultime ore di prigionia

Le immagini agli atti delle indagini mostrano Turetta che, nelle ultime ore prima del delitto, “teneva già prigioniera” Giulia Cecchettin. Il 23enne perde il controllo fisico su di lei solo quando va a ritirare al bancone del McDonald’s l’ordine con il cibo della cena, mentre la 22enne è già seduta al tavolo.

Sorveglianza continua

I carabinieri scrivono negli atti che Turetta non la perde di vista neanche in quel momento. Le telecamere lo riprendono mentre mima a Cecchettin che la sta tenendo d’occhio e che non deve usare il telefono. La frase mimata è chiara: “Non usare il cellulare!”. Giulia, infatti, dalle cinque e mezza del pomeriggio aveva smesso di rispondere ai messaggi degli amici e dei parenti.

Dopo la cena, Turetta caricherà Giulia in automobile, completando così il suo controllo totale e preparando l’atto finale del terribile crimine.

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