Una tragedia stradale al Portello di Milano: una madre sacrifica la sua vita per salvare i suoi due gemelli.
Giulia Cecchettin, papà Gino: “L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”
“L’amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”.
Così, sui social media, Gino Cecchettin, il papà di Giulia dopo che ieri è stato trovato il suo corpo nella zona del lago di Barcis, in provincia di Pordenone. La ragazza è stata uccisa a coltellate dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, che è in fuga.
Oggi, domenica 19 novembre, a Vigonovo (Venezia), alle 19, ci sarà una fiaccolata in memoria della giovane, il 105° femminicidio del 2023.
Gino Cecchettin si è anche aperto a La Repubblica: “Il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce. Una parte di me che se ne va. Aveva solo 22 anni… una vita davanti spezzata, senza un motivo logico. Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile. Non te ne fai una ragione. Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide. Devono, dobbiamo ripartire. Erano tre fratelli unitissimi”.
“Sono andato lì, sul luogo del ritrovamento. Ma c’erano ancora i medici per i rilievi e non l’ho vista”, ha aggiunto. Poi, un messaggio anche per i familiari di Filippo: “Ringrazio i genitori, anche loro stanno vivendo un dramma e quindi sono vicino anche a loro. Certo, io pensavo a Giulia, volevo il suo ritorno. Per me è finita qui”.
Infine, “la sorella di Giulia, Elena, ne farà la battaglia della sua vita. Ma anch’io voglio fare qualcosa, è giusto così. Per Giulia e per tutte le altre che potranno trovarsi nella sua condizione”.