Filippo Turetta, dopo la convalida dell’arresto in Germania, è stato trasferito nel carcere di Halle. La polizia locale ha dichiarato che il 21enne è comparso davanti al giudice del Tribunale di Halle an der Saale cheha deciso di porlo in custodia. La cattura è avvenuta in seguito a un mandato di cattura europeo emesso per l’accusa dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
Fuga e arresto sulla autostrada tedesca
Dopo la tragica scoperta del corpo di Giulia Cecchettin vicino a Barcis, Turetta ha intrapreso una fuga di mille chilometri che si è conclusa sulla autostrada tedesca vicino a Bad Durremberg. La polizia tedesca ha bloccato il 22enne sabato sera, ponendo fine alla sua fuga durata sette giorni.
Procedura di estradizione e tempi previsti
Una volta verificata la legittimità dell’arresto tedesco, il giudice ha ordinato la custodia in carcere. Secondo l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, se Turetta acconsentirà, la sua estradizione in Italia potrebbe avvenire entro dieci giorni. In caso contrario, si avvierà una procedura giudiziaria in Germania per valutare la validità del mandato di arresto europeo emesso dalla magistratura veneziana.
Pericolo di fuga e accuse aggiuntive
Il tentativo di Turetta di sfuggire alla cattura ha evidenziato il pericolo di fuga, elemento che potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione legale. Oltre all’accusa di omicidio, potrebbero essere aggiunte circostanze aggravanti come futili motivi, crudeltà e premeditazione del delitto.
Prossimi Passi e rischio dell’ergastolo
Una volta rimpatriato in Italia, a Turetta verrà notificata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Venezia. Se il quadro probatorio, che include un video shock dell’aggressione, sarà confermato durante l’udienza preliminare, il ragazzo potrebbe rischiare la condanna all’ergastolo.