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Dolore al funerale di Giovanna Pedretti: “Giornali e tv fuori”
Oggi l’ultimo saluto a Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano morta suicida domenica scorsa. Il funerale della donna, 59 anni, titolare della pizzeria “Le Vignole”, si è tenuto questa mattina alle 10 nella basilica di Sant’Angelo. Intanto la famiglia ha fatto un appello affinché non vengano inviati fiori ma offerte devolute in beneficenza alla Casa di Riposo locale e all’Associazione Genitori e Amici dei disabili.
Funerale per l’ultimo saluto alla ristoratrice
Tutta la comunità di Sant’Angelo è stretta nel dolore per la tragica scomparsa di Giovanna, conosciuta e stimata da tutti. In particolare gli amici, i colleghi e i clienti abituali della sua pizzeria hanno dato l’ultimo saluto insieme ai familiari, il marito Nello e la figlia 28enne Fiorina, con cui la donna condivideva tutto da oltre 30 anni. I funerali celebrati da don Enzo Raimondi nel rispetto della volontà della famiglia, che ha chiesto espressamente che la cerimonia si svolgesse senza la presenza di giornalisti e operatori televisivi, come indicato da uno striscione fuori dalla chiesa.
La comunità in lutto per la tragica scomparsa
Giovanna Pedretti si è tolta la vita gettandosi nelle acque del fiume Lambro. L’autopsia ha confermato il decesso per annegamento ma le indagini proseguono per fare luce sul gesto estremo della donna, che potrebbe essere legato ad una recensione negativa sul suo ristorante pubblicata online. La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti. In particolare si cerca di verificare l’attendibilità di un commento apparso su Google in cui un sedicente cliente lamentava di aver mangiato nel locale della donna seduto accanto a persone omosessuali e disabili. La famiglia Pedretti ha nominato un consulente informatico per accertare la veridicità della recensione.
Una vita dedicata alla ristorazione e al sociale, uccisa dalla cattiveria del web?
Giovanna era molto legata alla sua attività, che portava avanti con passione da oltre 30 anni, come dimostrano le numerose iniziative di beneficenza e raccolte fondi da lei organizzate per associazioni che si occupano di disabili. Era apprezzata dalla clientela per la qualità della sua cucina e l’attenzione alle persone. La terribile vicenda ha sconvolto l’intera comunità di Sant’Angelo Lodigiano, che oggi si è fermata per ricordare una donna solare e generosa, sempre disponibile verso il prossimo, uccisa, forse dalla cattiveria del web.