Dopo la tenerissima dedica di Ginevra, la figlia di Giorgia Meloni, anche la sorella della leader di Fratelli d’Italia ha voluto scrivere una dedica su Facebook per la futura presidente del Consiglio, svelando il dietro le quinte della campagna elettorale.
Il post pubblicato su Facebook dalla sorella di Giorgia Meloni è diventato virale in poco tempo durante le ultime ore della lunga giornata delle elezioni. In queste ore la Meloni si è mostrata agli italiani che hanno scoperto in lei una leader di Fratelli d’Italia – nonché futura premier – fragile e al contempo determinata a raggiungere i propri obiettivi.
Arianna Meloni ha parlato de “l’ansia che hai provato, come quella prima volta a Porta a Porta” e delle notti “passate in bianco a studiare”. E poi delle angosce, dei silenzi, degli sfoghi, di “quando eri troppo stanca e sapevi che con me potevi mostrare il tuo lato vulnerabile“. La sorella ha voluto sottolineare con quanta fatica la sorella è riuscita ad ottenere dei risultati importanti non solo come donna ma anche come moglie e madre riuscendo ad affermarsi in un mondo che “soprattutto alle donne non regala nulla”, superando tanti uomini che oggi “ti riconoscono come capo, perché sei stata quella che ha sacrificato di più”.
Arianna Meloni ha scritto il post di sostegno alla sorella, proprio nella giornata del silenzio elettorale, usando un altro riferimento caro ai meloniani. Cioè il fantasy. E nello specifico l’opera magna di J. R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli. “Ti accompagnerò sul monte Fato a gettare quell’anello nel fuoco, come Sam con Frodo, sapendo che non è la mia storia che verrà raccontata, ma la tua, come è giusto che sia”, ha scritto la sorella della politica. Per poi ricordare le parole del celebre autore de Lo Hobbit con le quali Giorgia Meloni chiuse, da ventenne, uno dei suoi primi interventi a un congresso del suo vecchio partito Alleanza Nazionale. “Non sta a noi dominare tutte le maree del mondo. Il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare”, recitava all’epoca la leader di FdI.
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Giorgia Meloni, la leader della destra radicale oggi anche Prima ministra italiana, “si divertiva a travestirsi da hobbit” mossa da una forte passione della politica per l’opera di J.R.R. Tolkien, tra i più grandi best seller del Novecento e considerato caposaldo assoluto del genere fantasy. Anche se dei travestimenti da hobbit non esiste in Rete alcuna prova fotografica, sul web da giovanissima Giorgia Meloni professava il suo amore per la trilogia tolkeniana.
«Conosciuta nella rete col nome di Khy-ri per le sue scorribande notturne in IRC sul canale Undernet #Italia. Romana, socialmente impegnata e con un bel caratterino è famosa per la sua passione per la letteratura “fantasy” e per le sue scazzottate virtuali sulla “pubblica” del canale #Italia. Simpatica e affabile con gli amici, diretta e pungente con chi lo merita, una amica nel vero senso della parola… occhio però a non pestarle la coda». Così, a 21 anni, Giorgia si presentava sul canale Undernet che frequentava, dove si faceva chiamare «Khy-ry, la draghetta di Undernet». Era il 1998 e già da sei anni faceva politica nel Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano, ma nel profilo di Undernet non c’è traccia del suo attivismo. Ci sono però i suoi interessi, con Tolkien in cima: «I libri fantasy (naturalmente Il signore degli anelli è il mio libro preferito)». Ma anche il brivido: «Mi piacciono i libri horror (soprattutto Stephen King)».
Da giovane militante del Fronte della gioventù, Giorgia e i suoi compagni usavano soprannomi come Frodo e Hobbit e veneravano Il signore degli anelli. Giorgia ha partecipato, scrive il New York Times, a uno dei famosi Campi Hobbit, i raduni giovanili della destra che usavano appunto i simboli della trilogia tolkeniana per costruirsi una nuova mitologia, libera dai segni del fascismo. Ma perché questa influenza così forte su quei giovani? Horowitz racconta che si indentificavano «con gli abitanti della Terra di Mezzo, in lotta contro draghi, orsi e altre creature leggendarie», per proteggere una patria fondata su valori antichi e tradizioni millenarie. Il mito del patriottismo, dunque.
I draghi, la Terra di Mezzo, gli elfi, i nemici. Una semplice infatuazione giovanile per Giorgia Meloni? Non proprio. Sappiamo che la passione per il fantasy non ha mai abbandonato la leader di Fratelli d’Italia. L’ultima prova viene dal comizio di Piazza del popolo a Roma di qualche giorno fa, quando l’amico doppiatore Pino Insegno, che nella trilogia cinematografica presta la voce ad Argorn, l’ha presentata con una citazione del Signore degli anelli: «Verrà il giorno della sconfitta, ma non è questo». Sappiamo anche che quando nel 2008 è diventata Ministra per la gioventù con il Governo Berlusconi IV, nel suo studio aveva portato con sé un action figure di Gandalf il Bianco.
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