Chi sarà ad ereditare il patrimonio di Gina Lollobrigida, la diva scomparsa a 95 anni lo scorso 16 gennaio, da oggi non è più un mistero. La Lollo nazionale, infatti, ha diviso la sua eredità tra il figlio Andrea Milko Skofic e il suo factotum Andrea Piazzolla. Scopriamo, di seguito, in che misura gli eredi usufruiranno dei beni della ‘Bersagliera’.
È stato aperto oggi, 24 gennaio, il testamento della ‘Bersagliera’, redatto il 5 gennaio 2017 alla presenza di due testimoni. Il contenuto è stato comunicato agli eredi dal notaio Barbara Franceschini, riporta il Corriere.
L’attrice è scomparsa all’età di 95 anni il 16 gennaio scorso. L’avvocato di Piazzolla, Francesca Romana Lupoi, ha dichiarato che il suo assistito «intende portare avanti le volontà di Gina Lollobrigida per quanto riguarda in particolare la promozione della sua immagine e il mantenimento delle sue opere artistiche». Tra il figlio di Gina Lollobrigida e Piazzolla c’è da anni in atto una battaglia legale. Skofic ha accusato l’assistente dell’attrice di volersi appropriare dei beni approfittando di un suo stato di fragilità. Con il figlio, ha spiegato Piazzolla, «il rapporto non è mai stato molto facile. Milko aveva questa mamma molto famosa, non la aveva tutta per lui, e questo ha causato qualche problema. D’altra parte Gina era una donna dal carattere molto, molto forte, non è mai scesa a compromessi, dava il massimo, voleva il massimo. Non sono riusciti mai a prendersi», le sue parole a Domenica in.
Il primo incontro con l’attrice nel 2009, dal 2012 la frequentazione sempre più intensa, dal 2013 «è iniziato l’incubo, quando abbiamo scoperto il matrimonio per procura dello spagnolo». Milko «non ha mai accettato di chiarirsi con la madre e si è schierato completamente con Rigau», da lì «è iniziata una assurda serie di cause». «La cosa più grave – ha detto Piazzolla – e mi assumo la responsabilità di quello che dico, è che c’è una parte di giustizia per bene, un’altra parte che fa acqua da tutte le parti. Ho rispetto per la giustizia, ma credo che sia mancato il rispetto per Gina. Se una persona sta benissimo, come le si può togliere un avvocato? E imporle come avvocato il compagno dell’associata dello studio che difendeva Milko, il figlio Dimitri e Rigau che a sua volta nomina come consulente lo stesso consulente di Rigau? Gina con tutte le forze ha provato a fare ricorsi, ma era una sorta di lotta contro i mulini a vento. Chiese di cambiare l’amministratore di sostegno, ma il giudice ha messo una persona tra Gina e l’amministratore di sostegno. Come mai quando le persone hanno realmente bisogno, i tempi della giustizia richiedono sei mesi, un anno… E invece, quando lui chiedeva una cosa, il giorno dopo arrivava il decreto».
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Il 35enne tuttofare di Gina Lollobrigida, è diventato popolare per la vicenda giudiziaria che lo riguarda in relazione alla vendita e alle gestione dei beni dell’attrice. Piazzolla ha lavorato per Gina tantissimi anni. Dal 2015, poi ha deciso di andare a vivere insieme alla compagna, e alla figlia chiamata Gina in onore della Lollobrigida, nella villa ubicata sull’Appia Antica e di proprietà dell’artista scomparsa.
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