“Dimenticare le vittime di femminicidio significa ucciderle due volte. È per questo che il ricordo di Marisa sarà sempre luce”. Sono le parole strazianti di Mauro Leo, fratello di Marisa, la donna uccisa dall’ex compagno la scorsa settimana a Marsala, durante i funerali celebrati nella chiesa madre di Salemi, in provincia di Trapani. Lacrime e dolore straziante ai funerali, barbaramente uccisa da chi avrebbe dovuto amarla. Ma anche tanta partecipazione e vicinanza alla famiglia, con la speranza che il sorriso di questa donna forte e vitale possa essere seme di un cambiamento. Affinché nessuna debba più morire di femminicidio.
Una folla commossa e sgomenta ha partecipato all’ultimo saluto a Marisa Leo, barbaramente strappata all’affetto dei suoi cari. Familiari, amici, colleghi e semplici conoscenti hanno gremito la chiesa, mentre all’esterno è stato allestito un maxischermo per consentire la partecipazione anche a chi non è riuscito ad entrare. “Una vicenda triste, che ci fa piangere lacrime amare”, ha detto il vescovo Angelo Giurdanella, ricordando come Marisa abbia lasciato una traccia profonda nella vita di tutti coloro che l’hanno conosciuta, per la sua vitalità, creatività e intelligenza. “Con la sua intelligenza, Marisa Leo ci insegna ad avere più paura di una vita sprecata, incolore, che di una breve ma piena di luce e di gioia condivisa”, ha sottolineato il vescovo.
Al termine della funzione religiosa, un lungo applauso ha accolto le parole strazianti del fratello Mauro, il cui volto era deformato dal dolore. “Dimenticare le vittime di femminicidio significa ucciderle due volte. La luce di mia sorella è nel sorriso della sua bambina, che ora è con noi”, ha detto tra le lacrime. Poi l’appello agli uomini a non lasciare sole le donne in questa battaglia, educando i figli al rispetto. Numerosi gli interventi di rappresentanti di associazioni e istituzioni per testimoniare la vicinanza alla famiglia di Marisa e ribadire l’impegno nella lotta contro la violenza sulle donne.
Anche le città di Salemi e Marsala, dove Marisa viveva e lavorava, hanno proclamato il lutto cittadino. “Nelle parole del fratello Mauro ho ritrovato la forza di Marisa”, ha detto commosso il sindaco di Salemi Venuti. “Dobbiamo impegnarci affinché i nostri figli non provino vergogna per il proprio sesso”.