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Gastro-truffatore seriale finge infarto in 20 ristoranti per non pagare il conto: arrestato
Un uomo di 50 anni, di nazionalità lituana, è stato arrestato in Spagna con l’accusa di aver simulato attacchi di cuore in oltre 20 ristoranti della zona di Alicante al solo scopo di non pagare il conto a fine pasto. L’uomo, identificato come Aidas J., negli ultimi 12 mesi avrebbe messo in atto questo raggiro in almeno una ventina di locali ordinando piatti pregiati e costosi, come aragoste, astici e vini di alto livello, per poi fingere un improvviso malore nel momento del pagamento.
Il raggiro del finto malore per non pagare il conto a fine pasto
Secondo quanto ricostruito, il truffatore seriale avrebbe consumato pasti per diverse centinaia di euro, spesso superando il conto di 300-400 euro, per poi simulare un infarto non appena giunto il momento di saldare. In alcuni casi si sarebbe semplicemente allontanato velocemente dal locale, in altri si sarebbe accasciato a terra tenendosi il petto e lamentando forti dolori. Il suo piano era ovviamente quello di approfittare della situazione di emergenza per evitare di pagare e guadagnarsi la fuga. Tuttavia, in diversi ristoranti il personale non è caduto nel tranello e ha prontamente allertato le forze dell’ordine.
Pasti costosi e improvvisi malori: la truffa del “gastrotruffatore”
L’ultimo episodio risale a fine settembre quando l’uomo, dopo aver ordinato paella di frutti di mare e due whisky in un ristorante di Alicante per un conto di 35 euro, ha finto l’attacco cardiaco. In quel caso però i camerieri hanno capito la messinscena e hanno chiamato la polizia, che lo ha arrestato. Aidas J. era già noto alle forze dell’ordine locali per episodi analoghi avvenuti in passato. La sua foto era stata diffusa tra i ristoratori della zona per metterli in guardia da questo “gastrotruffatore”, come è stato soprannominato.
Il truffatore arrestato dopo l’ultimo episodio in un ristorante di Alicante
L’uomo non parlava bene lo spagnolo ma capiva perfettamente la lingua, elemento che gli ha permesso di ordinate portate e vini di pregio per mettere in atto la truffa. Dopo l’ultimo arresto è stato trattenuto in custodia cautelare in attesa del processo. Rischia una pesante condanna per truffa seriale aggravata.