Sono in corso gli accertamenti da parte della Procura di Marsala sul femminicidio di Marisa Di Leo, la 39enne uccisa dall’ex compagno Angelo Reina prima che si suicidasse. Il magistrato ha disposto degli accertamenti balistici sulle armi trovate nell’auto dell’uomo, per ricostruire la dinamica dell’omicidio-suicidio.
Secondo le prime ricostruzioni, Reina avrebbe sparato diversi colpi di fucile alla donna durante un incontro chiarificatore nell’azienda di famiglia nelle campagne di Marsala. Poi si sarebbe recato sul viadotto di Castellammare del Golfo sparandosi con una pistola. Gli investigatori stanno verificando come l’uomo, che non aveva porto d’armi, si sia procurato le armi. Oggi il Procuratore conferirà anche l’incarico per l’autopsia sul corpo della 39enne, per stabilire con esattezza le cause del decesso.
Marisa Di Leo in passato aveva sporto denuncia contro Reina per stalking e violazione degli obblighi familiari, in quanto non pagava gli alimenti per la figlia di 4 anni, che la coppia aveva avuto 3 anni fa. La donna, responsabile marketing e comunicazione della cantina Colomba Bianca di Mazara del Vallo, viene descritta da amici e colleghi come una professionista competente e una madre premurosa, che metteva sua figlia al centro di tutto. Spesso si preoccupava quando la bimba trascorreva il fine settimana col padre.
Nel 2020 Marisa Leo aveva anche condiviso un post sui social contro la disparità di genere, dimostrando di essere in prima linea nella difesa delle donne. Tra i suoi libri, molte opere di tema femminista. Il sindaco di Salemi, suo paese d’origine, ha già annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Si tratta purtroppo dell’ennesimo femminicidio che segue un copione fin troppo noto, nonostante le denunce della vittima: una tragedia che lascia attoniti, con una bimba orfana di entrambi i genitori. Le amiche di Marisa hanno promesso che non lasceranno sola la piccola.
E sulla vicenda anche il mondo dello spettacolo si è mosso. La cantante Paola Turci ha scritto un post commosso dopo il femminicidio-suicidio avvenuto in Sicilia: “Una dietro l’altra, ogni giorno. Uccise dal marito, dal compagno, dal fidanzato. Una mattanza, una strage di donne innocenti Non basta più indignarsi, dispiacersi, dire basta o parlare di punizioni esemplari. Sradichiamo la cultura, educhiamo ai sentimenti. Insieme e tutti”.