Fedez si dichiara “nullatenente” in tribunale: scatta l’esposto del Codacons

di Redazione


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Colpo di scena nell’udienza che vedeva contrapposti Fedez e il Codacons. Durante il procedimento per diffamazione del novembre 2020, il rapper ha sorpreso tutti dichiarandosi “nullatenente” di fronte al giudice di Milano. Parole decisamente inaspettate, che stridono con il tenore di vita lussuoso che Fedez ostenta sui social insieme alla moglie Chiara Ferragni.

Fedez dichiara di essere “nullatenente” durante l’udienza

L’udienza si è svolta da remoto a causa della pandemia e proprio problemi di connessione avrebbero portato Fedez a ripetere più volte la risposta: “Beni mobili o immobili registrati? Nullatenente direi”. Un’affermazione che ha subito attirato l’attenzione dei media e del Codacons. Fedez ha poi precisato che tutti i suoi beni erano intestati alle sue società già nel 2020, una spiegazione importante per comprendere la situazione patrimoniale del rapper. L’intera vicenda nasce da una causa per diffamazione intentata dal Codacons contro Fedez, poi archiviata senza conseguenze legali.

Il Codacons presenta un esposto alla Guardia di Finanza

Le parole di Fedez però hanno insospettito il Codacons, che ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza di Milano e Roma chiedendo di indagare sul fronte fiscale sul gruppo societario del marito di Chiara Ferragni. Per l’associazione, la risposta data in udienza farebbe emergere in Fedez una personalità propensa a sfruttare in modo illecito il sistema societario per nascondere ricchezze personali ed eventualmente evadere le tasse.

I precedenti tra Fedez e il Codacons

Dal canto suo, Fedez non ha voluto rilasciare dichiarazioni tramite il suo avvocato. Al momento non ci sono comunque sospetti fondati sul suo conto. Si tratta di un episodio che va ad aggiungersi alle numerose controversie legali che da tempo contrappongono il rapper al Codacons, in particolare riguardo a raccolte fondi e spot pubblicitari. Il 6 maggio Fedez verrà sentito dai PM di Roma in un procedimento dove è accusato di calunnia proprio nei confronti dell’associazione. Insomma, l’astio tra le due parti non accenna a placarsi. Quest’ultimo colpo di scena in tribunale potrebbe avere ulteriori conseguenze legali per il rapper milanese?

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