Cosa faremmo se Facebook o Instagram o WhatsApp fossero a pagamento? La domanda non è affatto insensata se si pensa a quanto ha rivelato il sito di informazione tecnologica The Verge, secondo cui Mark Zuckenberg, fondatore di Meta, il “genitore” delle tre piattaforme, sta pensando a nuovi forme di ricavi e tra le ipotesi c’è quella di mettere alcune funzioni a pagamento
Al momento è solo un’ipotesi ma sembra che Meta abbia creato un apposito team interno di ricerca per studiare i pro e contro di una scelta rivoluzionaria per il gruppo. Ancora non è chiaro a quali tipi di servizi darebbe diritto il pagamento, ma questo sarebbe un segnale forte che creerebbe una netta distinzione tra utenti di serie A e di serie B nelle tre piattaforme social.
A luglio Meta ha registrato per la prima volta nella storia un calo dell’uno per cento nei ricavi e un crollo del 36 per cento dell’utile netto. Sembrerebbe che ad incidere pesare sul bilancio negativo c’è stata soprattutto la funzione installata da Apple che permette di non far tracciare le attività dell’utente, e dunque non essere inseguito dalle pubblicità.
Il calo dei ricavi per Facebook e Instagram è legato al crollo delle inserzioni, che rappresentano la quasi totalità degli introiti. Solo l’anno scorso Meta ha perso dieci miliardi di dollari. Gli investitori temono che in futuro sempre meno account saranno raggiungibili, per cui le piattaforme sarebbero soltanto comunità globali di clienti inarrivabili. Le previsioni per il futuro non sono più ottimistiche.
“Penso che vediamo opportunità nel costruire nuovi tipi di prodotti e funzioni, tutte cose che la gente potrebbe avere voglia di pagare e essere felice di farlo” ha affermato il vicepresidente di Meta John Hegeman dopo che all’inizio di luglio uno dei top manager di Facebook, Chris Cox, aveva messo in guardia i dipendenti dall’arrivo di “tempi molto difficili”. Facebook starebbe così cercando di convincere gli inserzionisti di essere ancora in grado di competere con TikTok, la rivale più temuta. Ma intanto si cercano soluzioni alternative.
Il gruppo di ricerca studierà banalmente un “nuovo modo per fare soldi” seguendo il progetto New Monetization Experiences e sarà guidato da Pratiti Raychoudhury, in passato capo del dipartimento ricerche di Meta. Whatsapp attualmente fa pagare alcuni account business dando loro la possibilità di raggiungere i clienti mentre alcuni amministratori di gruppi Facebook possono farsi pagare l’accesso a contenuti esclusivi. Instagram ha annunciato di recente che potrebbero essere inseriti contenuti per abbonati, ma al momento miliardi di utenti di Facebook, Instagram e Whatsapp hanno accesso gratuito ma siamo certi che in tanti saremo disposti a pagare per mantenere invariata la nostra vita social.
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Oltre a Meta molte piattaforme social stanno pensando di superare il confine tra account free e per abbonati. TikTok ha lanciato un programma di sottoscrizione per fare concorrenza a Twitch e YouTube: si chiama TikTok Live e permette ai “creators” di monetizzare la fedeltà dei loro fans, offrendo accessi a chat per soli abbonati e altri contenuti personalizzati. Il costo della sottoscrizione è di circa cinque dollari al mese. Snapchat ne ha lanciata uno a giugno.
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