Lilli Gruber derubata a Villa Borghese durante un allenamento. La vicenda scatena reazioni e commenti politici.
Il comico Dado a processo contro l’ex suocero della figlia: cos’è successo?
Una relazione turbolenta tra due giovani andata avanti dal 2018 al 2022. E alla fine della storia d’amore, secondo l’impianto accusatorio, circa 500 messaggi diffamatori pubblicati sui social attraverso almeno dieci profili fake.
Gabriele Pellegrini, noto come il comico Dado, è stato testimone nel processo che vede imputato per diffamazione il padre dell’ex fidanzato della figlia, davanti al giudice monocratico di Roma.
Dado in aula ha ricostruito la vicenda legata ai contrasti sorti tra le due famiglie e ha parlato delle ripercussioni subite nella vita privata e in quella professionale.
“Non lavoro più, ho temuto per me e mia figlia”
“Per colpa di questa vicenda – ha dichiarato – non lavoro più, è stata la più grande destabilizzazione mentale dal mio lavoro. Da allora ho interrotto anche il mio format. Ho temuto per me e mia figlia, che ha pagato tanto per essere stata vicina a questa famiglia”.
Sempre secondo l’accusa, l’ex suocero della figlia di Dado, difeso dall’avvocato Alfredo Vitali, avrebbe preso di mira per mesi il comico, che è parte lesa nel processo per diffamazione.
“Mia figlia aveva subito atteggiamenti violenti”
Rispondendo alle domande del giudice, Dado ha parlato anche di quanto avvenuto in passato e delle sofferenze che la figlia avrebbe patito durante i quattro anni di relazione.
“Mia figlia, – ha detto il comico e cabarettista romano – all’epoca 14enne, non era più serena perché questa persona le aveva creato turbamenti, aveva subito atteggiamenti talmente violenti che l’avevano destabilizzata”.
Secondo Dado l’intento dei messaggi diffamatori sarebbe stato quello di portare alla crisi la sua carriera artistica, fatto che si è verificato.
La prossima udienza si terrà il 27 giugno.
E’ un momento difficile quindi per Dado e la sua famiglia, che si augurano di uscire vittoriosi da un processo che non si preannuncia per niente semplice.
(foto tratta da Facebook)