Clamorosa marcia indietro del Codacons nei confronti di Fedez. L’associazione dei consumatori ha inviato una lettera di scuse al rapper dopo aver pubblicato nei giorni scorsi un comunicato in cui lo accusava di evasione fiscale insieme alle società della sua famiglia.
Nella missiva, firmata dal presidente Carlo Rienzi, il Codacons afferma che “non era intenzione dell’associazione accusare Fedez né di evasione fiscale né di altre condotte illecite”. Parole che segnano una netta retromarcia rispetto alle precedenti accuse. Ad annunciarlo sono stati gli avvocati dell’artista, spiegando che il Codacons ha anche provveduto a rimuovere dal proprio sito il discusso comunicato stampa. Una rimozione avvenuta dopo la richiesta avanzata dai legali delle società del rapper. Nel testo incriminato, l’associazione informava di aver presentato un esposto alla Guardia di Finanza in relazione agli asset societari di Fedez, ventilando il sospetto di presunte “trame oscure” e irregolarità fiscali. Accuse pesanti, prontamente smentite nella lettera di scuse.
Successivamente il Codacons ha reso nota la lettera integrale inviata agli avvocati di Fedez. “Se il sig. Lucia ha avuto l’impressione che volessimo accusare Fedez, ci scusiamo e toglieremo il comunicato dal sito” si legge nel testo. L’associazione spiega che, dopo aver ricevuto il parere dell’Antitrust e dell’Agenzia delle Entrate, valuterà se pubblicare per intero l’esposto presentato alla Guardia di Finanza, “per maggiore trasparenza e chiarezza”. Quindi ribadisce le scuse “per l’equivoco e per gli eventuali toni utilizzati”, affermando che non vi era alcuna intenzione accusatoria nei confronti del rapper.
Nonostante le scuse però il Codacons non arretra del tutto. Nella stessa lettera viene infatti precisato: “Finalmente Fedez sembra capire che l’esposto alle Fiamme Gialle era un atto doveroso per il Codacons”. E ancora: “Considerata la sua coda di paglia, con la nostra lettera abbiamo anche informato Fedez che noi non siamo soliti offendere nessuno, ma andremo a fondo per accertare che uso fa di tutte quelle società”. Insomma, se da una parte c’è la marcia indietro sulle accuse di evasione fiscale, dall’altra l’associazione conferma che proseguirà negli accertamenti sull’operato delle società dell’artista. Una vicenda dunque tutt’altro che chiusa, nonostante le scuse.
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