Una cliente di Pordenone, N.S., si è trovata di fronte a un problema inaspettato dopo aver effettuato la spesa in un supermercato della sua città. Dopo aver pagato 16,9 euro con il bancomat, scopre che sul suo conto è stato addebitato un importo di 47,3 euro, ben 30 euro in più rispetto alla spesa effettiva. Lo racconta Il Gazzettino.
Quello che sembra un errore semplice si trasforma in un’odissea per la cliente. Tornata al supermercato per riavere indietro la somma pagata in eccesso, le sue rimostranze vengono ignorate sia dalla cassiera che dal personale. Non riesce ad ottenere un colloquio con il responsabile dello store di via Ungaresca.
La cliente si sente umiliata durante l’intera esperienza. Viene lasciata in attesa per oltre 20 minuti alla cassa, e il personale controlla i suoi prodotti come se avesse rubato qualcosa. Non riceve nessuna spiegazione o indicazione sul personale o sul dirigente del supermercato, nemmeno chiamando il numero verde.
Anche un reclamo scritto non sortisce effetti. Nonostante la banca abbia confermato che si è trattato di un pagamento POS a favore del supermercato, la catena del supermercato nega ogni addebito e sostiene la professionalità dei propri dipendenti.
Ci vogliono 40 giorni perché il supermercato si decida a restituire i 30 euro incassati indebitamente. La cliente avrebbe potuto chiedere i danni al supermercato per il disturbo subito, ma decide di non farlo data la modesta somma coinvolta. Il supermercato, tuttavia, non si scusa e non offre alcuna compensazione.
Questo caso solleva dubbi sulla sicurezza dei pagamenti con carte. Si raccomanda di controllare attentamente lo scontrino e l’addebito corrispondente sul conto per evitare spiacevoli sorprese.
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