Lo scorso 19 marzo, durante la trasmissione della domenica “Da noi…a Ruota Libera”, in onda su Rai Uno condotta da Francesca Fialdini, Claudio Lippi ha fatto vivere al pubblico e ai telespettatori un momento di grande imbarazzo. Scopriamo, di seguito, cosa è successo.
Il modello avezzanese Amaral Ercole presente in studio a causa v dei suo capelli in stile “afro” è stato da Claudio Lippi così apostrofato: “È italiano?“ ha chiesto. “Per metà brasiliano“, spiega la conduttrice. “Ah, ecco perché – replica Lippi. “Diciamo, che sta sempre dal lato umano, cioè è un essere umano. Non è un primate“. Dopo l’insulto razzista, Francesca Fialdini ha cercato di stemperare il più possibile, togliendo la parola a Claudio Lippi e passando a parlare d’altro.
Dopo l‘insulto razzista ricevuto da Claudio Lippi, Amaral Ercole: “Posso dire comunque che non l’ho presa sul personale, non mi sono offeso e alla fine della trasmissione si è chiarito con me“.
Amaral Ercole è un giovane rapper avezzanese, 21 anni compiuti ad agosto che nel 2020 ha avuto la sua prima esperienza su un set cinematografico nel collossal di Netflix Red Notice, scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber e che, all’interno del cast, vanta attori del calibro di Dwayne Johnson (The Rock), Gal Gadot e Ryan Reynolds. Il film, con un budget tra i 200 ed i 300 milioni di dollari, è anche il più costoso mai realizzato sulla piattaforma Netflix e, nel suo giorno d’esordio, è diventato anche il film più visto di sempre sulla piattaforma di streaming.
L’artista avezzanese ha celebrato così sui suoi canali social la sua prima esperienza nel mondo del cinema: “Chi mi conosce sa quanto io ami fare nuove esperienze e cimentarmi in nuove sfide. Esattamente un anno fa ero a Roma per le riprese di Red Notice. Una prima esperienza degna di nota che sicuramente ricorderò”.
Claudio Lippi di recente ha concesso una lunga intervista a Repubblica e ha ripercorso la sua vita e soprattutto la carriera lavorativa, che gli ha regalato tante gioie ma anche qualche delusione importante. Il racconto di Lippi è partito da molto lontano: dal 1978, anno in cui fu convocato da Silvio Berlusconi per un incontro che ha cambiato la sua vita. Parlando invece di delusioni, una delle più grandi le ha vissute negli anni ’90: “Mi sono ritrovato a ripartire da zero, ho perso tutto per colpa di un agente che fece investimenti sbagliati. I miei guadagni erano spariti. Mi sono trovato a rivivere quello che avevo vissuto da ragazzo, quando da un giorno all’altro ci siamo trovati senza un soldo. Il tradimento di un amico è una ferita che non cicatrizza mai”. Infine una confessione sulla lontananza dalla televisione: “Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perché non ho più lavorato. Ma non sto lì a rovinarmi la vita, lo stress fa male, ho quattro bypass bisogna salvaguardare la salute. Le persone sensibili se la prendono di più. Bisogna imparare a farsi scivolare un po’ le cose”.