Il prossimo 6 aprile torna il Carbonara Day, la spaghettata social che giunge quest’anno alla sua ottava edizione.
L’evento, voluto dai pastai di Unione Italiana Food, unisce appassionati e buongustai sul piatto di pasta più amato, replicato e discusso al mondo che, quest’anno, ha un motivo in più per essere celebrato.
Pubblicata per la prima volta in Italia nel 1954 sulle pagine del periodico La Cucina Italiana, infatti, la ricetta della carbonara quest’anno compie 70 anni.
Per i puristi esiste solo una maniera per farla e 5 ingredienti canonici: pasta, guanciale, pecorino, uovo, pepe. Gli innovatori invece credono che non debbano esserci limiti alle reinterpretazioni di questa ricetta.
E, sempre più spesso, l’ispirazione arriva dal web. Ad oggi oltre un milione sono i contenuti su Instagram dell’hashtag #Carbonara. Secondo Unione Italiana Food, la carbonara risulta il laboratorio della pasta che intercetta nuovi stili di vita alimentare e modalità di consumo, tra rielaborazioni e improvvisazioni dell’ultimo minuto e ingredienti nuovi e non convenzionali.
L’Osservatorio della piattaforma Just Eat ha analizzato l’andamento degli ordini della carbonara ed è emerso che è apprezzata tutto l’anno, da Nord a Sud, con un picco nel mese di gennaio, soprattutto nel week end. Nel 2023 sono stati ordinati a domicilio quasi 23 mila kg di carbonara, tra ricetta classica e varianti.
Secondo Margherita Mastromauro, presidente dei pastai di Unione Italiana Food, “la carbonara rappresenta il piatto della Rinascita, che segna l’uscita dalla guerra e l’inizio del boom economico. È sinonimo di libertà e le tante versioni in tutto il mondo di questo piatto ne sono la prova”.
“Abbiamo voluto organizzare questa ricorrenza – ha aggiunto – per andare oltre l’idea di ricetta ideale. La pasta ha così successo nel mondo perché è buona e versatile ed esistono ottime carbonare che includono anche ingredienti ‘alternativi'”.