A partire dal prossimo 1° gennaio, per ogni bambino nato o adottato sarà previsto un contributo di 1.000 euro, erogato indipendentemente dalla soglia ISEE. Il contributo, destinato alle famiglie con un reddito ISEE inferiore a 40.000 euro, rappresenta un primo supporto per coloro che scelgono di diventare genitori. “Le risorse per finanziare questo intervento derivano, in gran parte, dalla scelta di limitare la possibilità delle detrazioni per i figli a carico oltre i 30 anni di età”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni durante l’incontro a Palazzo Chigi con le sigle sindacali.
Meloni ha confermato l’incremento, già previsto dalla legge di Bilancio precedente, del Bonus nido fino a 3.600 euro per ogni bambino nato dal 2025 in famiglie con ISEE fino a 40.000 euro. La misura, come specificato, viene rafforzata e allargata, non più limitata al secondo figlio di età inferiore ai dieci anni, come era in passato, ma aperta a tutti i bambini.
In una manovra volta a favorire la conciliazione vita-lavoro, sono stati estesi i mesi di congedo parentale retribuiti all’80%: sia per i padri che per le madri, i mesi passano da uno a tre, una novità rilevante rispetto alla retribuzione ordinaria al 30%. Inoltre, l’assegno unico non concorrerà al calcolo della soglia ISEE per l’accesso al Bonus nido.
“Sulla famiglia, anche questa manovra prevede un pacchetto consistente di misure fatto di incentivi economici e interventi volti a favorire la conciliazione vita-lavoro”, ha ribadito Meloni, confermando l’attenzione dell’esecutivo verso un welfare familiare inclusivo e rafforzato.