Nell’ambito delle ricerche della piccola Kataleya, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno a Firenze, i Carabinieri hanno avviato una nuova e importante ispezione all’interno dell’ex hotel Astor, che è stato sgomberato ieri. La famiglia della bambina abitava nello stabile occupato, ed è fondamentale esaminare attentamente l’area per cercare eventuali indizi sul caso.
In questa fase dell’indagine, si prevede anche l’intervento dei tecnici del Gruppo d’intervento speciale (GIS) dei Carabinieri, che apporteranno la loro esperienza e competenza per supportare l’ispezione. L’obiettivo è analizzare ogni angolo dell’ex hotel Astor e cercare tracce che possano fornire informazioni utili per il ritrovamento di Kataleya.
Le operazioni di sgombero dell’ex hotel Astor a Firenze si sono concluse ieri, sabato 17 giguno. Circa 140 sono state le persone fatte uscire e trasferite in strutture di accoglienza individuate dal Comune. Gli accessi all’ex albergo sono stati igillati dai carabinieri in ordine al decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del tribunale di Firenze Angelo Antonio Pezzuti.
Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune di Firenze, ha spiegato chele persone sgomberate dsono state distribuite “sia sul territorio di Firenze sia nei dintorni. I numeri sono importanti, si parla di oltre 100 persone, ma non ho ancora i numeri definitivi. Abbiamo usato quattro strutture di accoglienza. Sono strutture usate per la normale accoglienza, alcune sono gestire dalla Caritas, un’altra è la Foresteria Pertini di proprietà del Comune, altre sono gestite dalla cooperativa Il Girasole”.
Di solito, ha ancora spiegato l’assessore “dopo gli sgomberi noi diamo un’accoglienza molto rapida, che ci serve per iniziare coi nostri servizi sociali a fare tutti i colloqui e a analizzare le situazioni nucleo per nucleo, per provare a capire le necessità delle persone e i percorsi di inclusione”, ha concluso.