“È triste, ho un peso sul cuore, le parole mancano, la morte è una cosa seria, diceva Totò”.
Così Francesca Pascale, a Repubblica, sulla scomparsa di Silvio Berlusconi.
“Con Berlusconi potevi scontrarti, litigare, ma era difficile cancellarlo per sempre. Lo amavi o lo odiavi. Ed io investita di tutto, ovvio. Era la mia vecchia vita, oggi è morta con lui”, ha affermato la ex compagna del Cavaliere, morto ieri a Milano all’età di 86 anni per le complicazioni conseguenti alla leucemia mielomonicita cronica.
“Sono ancora scossa. Ma saranno funerali di Stato, saranno migliaia. E io sarò una dei tanti a salutarlo. Una donna che ha fatto un suo percorso, è andata per la sua strada, serena. Ma lui aveva un suo amore per la vita, credo che in fondo lo capisse”, ha aggiunto Pascale.
“È un po’ come se avessi perso di nuovo mia madre: quello fu un vuoto devastante”, ha proseguito l’ex compagna di Berlusconi.
“Certo è stato anche una guida” per lei. “Mi ha dato tanto: e certo, non solo per gli agi, il lusso che in quegli anni ho visto”, ma per il “mondo che mi ha fatto conoscere, degli scenari in cui mi sono ritrovata”.
Tra gli esempi, ha citato “il pranzo con Gheddafi. La riconoscibilità internazionale di Silvio. Poi lo shock di vederlo andare ai Servizi sociali, i carabinieri venivano a bussare, lui gentile, io stranita. O quella volta che incontrai Putin nel corridoio”. Ai funerali dell’ex premier “sarò una dei tanti a salutarlo. Una donna che ha fatto un suo percorso, è andata per la sua strada, serena. Ma lui aveva un suo amore per la vita, credo che in fondo lo capisse”.