Belve, i gioielli della Fagnani nel mirino di Striscia e del Codacons

di Manuela Zanni


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All’occhio vigile di “Striscia la notizia” non sfugge niente. Da giorni, infatti, il noto programma satirico che occupa la fascia preserale  sta osservando i gioielli indossati da Francesca Fagnani durante le sue interviste a Belve. Scopriamo, di seguito, cosa è successo nella puntata dello scorso 23 aprile.

L’antefatto

Nell’ultima puntata in onda su Rai 2 martedì 16 aprile, insieme al suo tailleur rosso fuoco la giornalista ha sfoggiato un collier con fiorellino di pietre preziose, un girocollo e due vistosi anelli con lo stesso motivo floreale, tutti firmati da Pasquale Bruni. Per un valore complessivo che si aggirerebbe intorno ai 100 mila euro. Il tg satirico, inoltre, ha ipotizzato un qualche rapporto di natura commerciale tra l’azienda di gioielli preziosi e la giornalista che, stando alla loro ricostruzione, avrebbe violato le norme deontologiche della professione con la costante esibizione delle creazioni del marchio. Lo stesso caso in passato era stato sollevato da Striscia per i gioielli indossati da Lilli Gruber Otto e Mezzo.

La reazione della Fagnani: ” Sono profondamente offesa”

Francesca Fagnani, “pizzicata” da Rajae, inviata di Striscia, non ha nascosto il proprio disappunto pubblicando una lettera su Dagospia indirizzata al papà del tg satirico Antonio Ricci e a tutta la squadra del programma di Canale 5: “Le immagini che avete trasmesso nel vostro programma che mi riguardano, inducono il pubblico a ritenere che possa avere ricevuto un qualche vantaggio dall’indossare determinati articoli nel corso del mio programma televisivo. Varrebbe a dire che avrei violato sistematicamente la legge professionale, le norme che regolano il mio rapporto con la Rai e soprattutto tradito quello con il pubblico. Questa è una rappresentazione che mi offende profondamente perché falsa e quindi dannosa”.

“Ho avuto in prestito quei gioielli”

La Fagnani ha poi aggiunto di aver avuto in prestito per la singola occasione della registrazione i gioielli, a titolo gratuito, senza percepire compenso: “Nessun vantaggio né beneficio ne deriva, né per me né per altri, se non esclusivamente quello di non dover acquistare accessori a completamento del mio abito di scena. Quello che è andato in onda mi espone evidentemente a un giudizio negativo da parte del pubblico, fuorviato dalla vostra ricostruzione nel giudicare negativamente me e la mia condotta. La mia esperienza lavorativa e la correttezza del mio operato sono beni preziosi che ho sempre protetto e difeso da qualsiasi aggressione. Confido davvero che questa mia possa bastare nel chiarire la vicenda”.

L’intervento del Codacons

In realtà la vicenda non sembra essersi affatto conclusa per  Striscia che ieri è tornata sul caso. “Francesca Fagnani fa domande, ma non dà risposte. Ma non è tutto. Il Codacons presenta un esposto sulla “Belva” dopo i servizi di Striscia la notizia” fa sapere il tg satirico che annuncia l’iniziativa dell’associazione dei consumatori per fare luce sulla vicenda di presunta pubblicità occulta e violazione delle norme deontologiche proprio dopo il servizio trasmesso.

“Riconoscibilità palese dei gioielli”

“I quesiti sollevati da Striscia hanno scatenato la reazione “profondamente offesa” della giornalista. Ma Striscia ha solo domandato se questa pratica fosse corretta, proprio come aveva già segnalato nel caso della sua collega Gruber a Otto e mezzo” si legge sul sito di Striscia. E ancora: “Francesca Fagnani nella sua indignata autodifesa inviata a Dagospia, ha infatti sorvolato sul fatto che la riconoscibilità dei gioielli sui giornali e sui social fosse palese” ha aggiunto il comunicato che continua a indagare sul fatto che in “una così “sfarzosa” fornitura, tra giornalista, gioielliere e Rai non ci guadagni proprio nessuno”. 

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