L’obesità è una delle sfide più grandi per la salute pubblica a livello globale. Oggi nel mondo occidentale milioni di persone lottano con il sovrappeso e le sue complicazioni, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiache e alcuni tipi di cancro. Mentre modifiche dello stile di vita come una dieta sana e l’esercizio fisico regolare rimangono la pietra miliare del controllo del peso, i farmaci anti-obesità stanno emergendo come un’importante opzione di trattamento per coloro che non riescono a perdere peso con i metodi tradizionali.
Ed è di questi giorni la notizia che il colosso farmaceutico danese Novo Nordisk ha presentato i risultati preliminari di uno studio su un nuovo farmaco sperimentale per la perdita di peso chiamato amicretina. Questo composto, a differenza dei farmaci esistenti basati sulla semaglutide che richiedono iniezioni settimanali, è una pillola da assumere quotidianamente. E i risultati sarebbero incoraggianti.
I dati iniziali suggeriscono che l’amicretina potrebbe essere un passo avanti significativo nella lotta all’obesità. In un piccolo studio di Fase 1 con 16 partecipanti, coloro che hanno assunto l’amicretina hanno perso in media il 13% del loro peso corporeo in soli 3 mesi, il doppio rispetto a quelli trattati con farmaci basati sulla sola semaglutide. L’efficacia apparentemente superiore dell’amicretina è attribuita al suo duplice meccanismo d’azione. Oltre a imitare l’ormone intestinale GLP-1, che induce il senso di sazietà, l’amicretina imita anche l’amilina, un ormone secreto dal pancreas che regola l’appetito e il metabolismo. Questa combinazione unica potrebbe spiegare perché l’amicretina sembra essere più efficace rispetto ai farmaci esistenti.
Mentre questi risultati iniziali sono promettenti, c’è da dire che si tratta di dati preliminari di uno studio su piccola scala. Saranno necessari ulteriori studi più ampi e a lungo termine per confermare l’efficacia e la sicurezza dell’amicretina. Se questi risultati saranno confermati, l’amicretina potrebbe rappresentare però un importante progresso nel trattamento dell’obesità. La sua formulazione orale la renderebbe più conveniente e accettabile per i pazienti rispetto alle iniezioni settimanali.
Inoltre, dato il successo dei farmaci esistenti basati sulla semaglutide, come il Wegovy di Novo Nordisk, che ha generato un fatturato di 4,6 miliardi di dollari nel 2023, l’amicretina ha il potenziale per essere un blockbuster ancora più grande se dovesse essere approvata. Se si dimostrerà efficace e sicura, potrebbe offrire a milioni di persone in tutto il mondo uno strumento potente per raggiungere e mantenere un peso sano.