Il Tribunale dei Minori di Venezia ha accolto e autorizzato l’adozione di una bambina di un anno e mezzo da parte di due donne, che ora notificheranno l’atto all’ufficio anagrafe del comune di Silea, in provincia di Treviso, dove la coppia risiede. La bambina è nata all’ospedale di Treviso tramite procreazione assistita effettuata a Copenaghen dalla madre biologica della coppia.
Le due donne, come riportato dal Corriere del Veneto, sono unite civilmente dal 2018 nel comune di Silea, dove vivono. L’arrivo della piccola è stato accolto calorosamente, con il Comune che ha pubblicato messaggi di benvenuto sui pannelli elettronici cittadini.
“In questa maratona a ostacoli – ha scritto su Facebook una delle due mamme – continuiamo a chiedere a gran voce i nostri diritti e doveri negati. Per il bene di nostra figlia, perché noi esistiamo”.
Valentina Pizzol, avvocato della coppia, spiega come l’unica scappatoia legale per garantire la carta d’identità della bambina sia richiederne una cartacea, accettata in un altro comune veneto per un caso simile. “Il problema è che ormai viene concessa solo per motivi urgenti ed eccezionali”, ha detto l’avvocato. Un’alternativa sarebbe ricorrere contro il decreto Salvini, come hanno fatto due madri a Roma, ottenendo il diritto di essere riconosciute come genitore 1 e 2.
Una delle mamme ribadisce la loro consapevolezza nella scelta di avere la figlia: “Avere nostra figlia è stata una scelta consapevole, non casuale, ci abbiamo pensato su un anno, non meritiamo questo calvario”.