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Lady Diana, come si faceva la chiamare principessa, il soprannome
Lady D, principessa amatissima, aveva dei segreti che pian piano sono stati svelati. A quanto pare la principessa aveva un nickname speciale con cui era solita farsi chiamare dal suo staff. Colin Tebbutt è l’ex autista della principessa Diana ed è stato quello che ha reso noto questo soprannome. Il tutto è stato detto durante il documentario di Channel 5 Secrets of the Royal Palaces. Lì l’ex autista ha raccontato di come venne assunto dalla Spencer e del rapporto che i membri dello staff avevano con la nuora della regina.
Lady Diana, cos’è successo dopo il divorzio
Correva l’anno 1995 quando Lady Diana divorziò dal principe Carlo. Da quel momento la sua dimora principale divenne Kensington Palace. Dopo quanto accaduto, si è circondata di un team di persone fidate che negli ultimi due anni della sua vita avrebbero lavorato alle sue dirette dipendenze. «Stavo camminando attraverso il cortile di Kensington Palace quando improvvisamente una voce più acuta mi disse: ‘Colin, sei ancora un ribelle?’. Ho alzato lo sguardo e c’era la principessa del Galles». Lo raccontato Colin Tebbutt, ai tempi già membro dell’Ordine Vittoriano ed ex Royal Protection Officer.
“La donna più bella del mondo mi sta parlando”
“Ho pensato: ‘La donna più bella del mondo mi sta parlando in cortile’. Abbiamo fatto una chiacchierata informale, proprio su com’era il tempo e poi, all’improvviso, ha detto: ‘Colin, cosa stai facendo in questo momento?’. Mi ha spiegato esattamente cosa stava cercando – un autista – e io dissi: ‘Beh, certamente signora, probabilmente potremmo risolvere il problema».
Diana stava costruendo il proprio staff da zero e Colin si rese subito disponibile a farle da autista: «Così ho borbottato un prezzo ridicolmente basso, a cui lei ha risposto: ‘Oh meraviglioso, puoi iniziare domani?’. In realtà sono stato pagato un po’ più di quanto avessi chiesto. Ho telefonato a entrambi i miei ragazzi e ho detto loro che avevamo un nuovo cliente: la principessa del Galles. Ho anche detto che il tasso di retribuzione non era eccezionale, in quel momento è arrivata una risposta straordinaria: ‘Lo faremmo per niente’».
Colin Tebbutt autista di Lady D
Fu così che Colin Tebbutt divenne l’autista ufficiale fidatissimo della principessa. I tre dipendenti tuttavia non si rivolgevano all’ex moglie del principe Carlo con titoli onorifici particolari, si limitavano invece a chiamarla semplicemente “The Boss”. Un soprannome inaspettato e lontano dalle regole del protocollo, che proprio per questa ragione doveva divertire molto Lady Diana.
La notte della scomparsa di Lady Diana
Il 31 agosto 1997 Diana aveva soli 36 anni e morì a causa di un incidente automobilistico sotto il tunnel del Pont de l’Alma a Parigi, alla guida dell’auto del compagno Dodi Al-Fayed non c’era il fidato autista Colin, ma lo chauffeur Henri Paul. «Sarebbe stato totalmente diverso se fosse stata a Londra. Avevo una squadra di due persone, saremmo sempre stati lì» – ha raccontato rammaricato Tebbutt, che ha sempre respinto le teorie complottiste attorno sua scomparsa della principessa. «È stato un incidente. Secondo me si stava godendo la vita e lavorando per lei la vita era davvero bella».
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